venerdì 30 maggio 2014

'ACQUA' prossima mostra in Biblioteca ad Arzignano (VI) dal 03 giugno al 05 luglio

L'acqua nella mia infanzia vuole dire il mare del Lido di Venezia quando mia madre ci portava in spiaggia da bambini. Quando ancora ci si poteva tuffare dai ponti nei canali o sui fiumi della terraferma.

  









C'è a chi la pioggia piace e a chi no. E' bello vedere le goccioline che schizzano sulle pozzanghere e un po' meno avere i piedi a mollo e le scarpe che fanno cik e ciak. Ai turisti piace molto vedere piazza S. Marco allagata, ai residenti un po meno, invece chi ci vive preferisce ammirare i riflessi della luce azzurra del mattino, brillante dorata del pomeriggio, il rosa del tramonto che gioca con le onde della laguna.  
E ben sì, a questo punto devo dire sono un veneziano. Veneziano; dalle cose più semplici come essere nato nel sestiere di S. Marco, di aver vissuto la mia prima infanzia a S. Samuel, ospite dalle zie a S. Giacomo dell'Orio durante i cinque anni di scuola d'Arte, servizio militare al Lido nel battaglione dei Lagunari di S. Marco, Accademia di belle Arti di Ve. dapprima con il Maestro E. Bacci e concluso il corso con il massimo dei voti con E. Vedova. Sposato a Rialto con Fabiola.
Ritornando al tema della mostra che qui presento: - Bella la luna piena e bianca che si riflette sull'acqua, bello Narciso che si crogiola della sua bellezza riflessa.
Mosè nel mar Morto e il battesimo di Cristo sul Giordano.
Acqua alta o l'acqua quieta che corrode i ponti.











L'acqua ha la trasparenza del vento e del vetro: trasparente o di piccole sfumature che vanno dall'ambra al verde, all'azzurro, al rosato delle vetrate piombate e perché no simile ai vetri fusi e stampati romani o egiziani. L'acqua che fa il giro del mondo.